In occasione dell’uscita della Limited Edition, tiriamo le somme sull’intera prima stagione di Life is Strange.
Data di uscita | 22 gennaio 2016 |
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Genere | Avventura Grafica |
Modalità di gioco | Singleplayer |
Piattaforme | PC, Xbox 360, Xbox One, PS3, PS4 |
Sviluppato da | Dontnod Entertainment |
Distribuito da | Square Enix |
Versione testata | PC |

Le avventure episodiche ormai si sono affermate all’interno del mercato videoludico, le più famose sono sicuramente quelle di Telltale Games: come la pluripremiata serie inspirata a The Walking Dead o Game of Thrones. Con il passare del tempo il genere si è fatto strada nel mercato, imponendo così un nuovo modo di vedere i videogiochi. È proprio qui che Dontnod si fa notare grazie alla sua nuova IP, Life is Strange: avventura che ha visto la luce lo scorso anno e che da pochi giorni è stata ripubblicata nuovamente in una versione Limited Edition. Quest’ultima è compresa di sottotitoli ufficiali in Italiano, un libretto di artwork, un documentario sulla creazione del gioco realizzata dai due director e, se acquistate l’edizione fisica, anche un cd con le soundtrack originali. Proprio in occasione di questo rilascio, avvenuto il 19 gennaio per la versione digitale e il 22 per l’edizione fisica, siamo qui a tirare le somme dell’intera prima stagione.
La teoria del caos
Life is Strange è un titolo complesso e frutto di un’ideazione che attinge a piene mani dall’arte, dalla filosofia e dalla scienza. Queste molteplici fonti d’ispirazione, come affermato dagli stessi direttori del progetto all’interno del Director’s Commentary, hanno permesso di creare il gioiellino che ci troviamo per le mani. Al contrario di quello che potrebbe sembrare, il gioco nasconde dietro un’apparente semplicità una serie di tematiche profonde ed estremamente interessanti.
Life is Strange, infatti, non è quel genere di videogioco incentrato sul gameplay o “fine a se stesso”, Dontnod ha introdotto meccaniche semplici che hanno come unico scopo quello di supportare la narrazione, vero focus dell’intera produzione. Per apprezzare ogni sfumatura bisognerà avere una grande apertura emotiva: i personaggi rivestiranno un ruolo fondamentale e tutto girerà intorno all’attaccamento o all’odio che si proverà nei loro confronti. Cercate quindi di aprire i vostri cuori e di farvi conquistare dai protagonisti, altrimenti rischierete di perdere il dono più grande di Life is Strange nei vostri confronti. Le persone che si sono fatte prendere dalle emozioni hanno pianto e si sono sentite tristi e “depresse”, i forum erano pieni di utenti sconsolati per la sorte di un determinato personaggio o sconvolti per il finale. Tutte sensazioni che non “fanno male”, ma che al contrario contribuiscono a farci confrontare col nostro io interiore e a riflettere, cosa che si fa sempre meno spesso. La cosa bella è che l’avventura di Dontnod è stata in grado di conquistare un pubblico di tutte le età, dai più scafati fino ai più giovani, infatti le tematiche non sono adolescenziali, o meglio, la narrativa non si concentra su di esse in maniera preponderante.
Maxine Caulfield, detta Max, è una ragazza di diciotto anni che dopo essersi trasferita a Los Angeles all’età di cinque anni, è tornata nel suo paese di origine, Arcadia Bay, per terminare gli studi in una prestigiosa scuola dell’Oregon che l’ha ammessa con una borsa di studio, la Blackwell Accademy. L’avventura si ambienterà interamente in questa “calma” cittadina della west coast, dove in più casi ci troveremo di fronte ad elementi della cultura nativo americana. Come Max stessa si renderà presto conto, ben poco è rimasto di quello che era Arcadia Bay quando era piccola e scoprirà che lei stessa è cambiata molto. Nel corso di una lezione di arte fotografica ha una visione in cui si scatena un enorme tornado che investe in pieno Arcadia Bay, da questo incubo si scateneranno una serie di eventi che le faranno scoprire di avere dei poteri che le permettono di riavvolgere il tempo. Saranno proprio i suoi poteri ad essere al centro dell’attenzione, insieme alla trama che narra le vicende di Max; i suoi poteri e la sua ritrovata miglior amica d’infanzia, Chloe Price.
Rollback!
In Life is Strange saremo obbligati a prendere delle decisioni che nella realtà eviteremmo a tutti i costi, ma non preoccupatevi, se qualcosa di quello che avete appena fatto non vi piace, potete tornare indietro nel tempo e cambiare gli avvenimenti. Il gameplay gira tutto attorno alla meccanica del “Rollback”, cioè ritornare allo status iniziale per cambiare gli avvenimenti o per ottenere delle informazioni necessarie per sbloccare nuove opzioni di dialogo. C’è chi potrebbe dire che Dontnod non abbia fatto abbastanza per sfruttare al meglio i poteri di Maxine, io credo che gli sviluppatori abbiano fatto esattamente ciò che era necessario al fine della narrazione e delle meccaniche, senza appesantire troppo il gameplay e renderlo esageratamente importante. Ricordiamoci che stiamo giocando un’avventura grafica, non uno sparatutto, dove la trama e la storia svolgono il ruolo più importante e, come vedremo, sotto questo punto di vista non si può veramente criticare più di tanto.
Nel corso della nostra avventura nei panni di Max ci troveremo più volte ad affrontare degli indovinelli – questi non risulteranno mai molto difficili, proprio per evitare di tediare esageratamente il giocatore con elementi secondari. Una delle attività più importanti è l’esplorazione, che in Life is Strange è stata studiata fin nei minimi dettagli per premiare i giocatori più meticolosi. Visitare ogni anfratto di ogni luogo, esaminare tutti gli oggetti e dialogare con tutti i personaggi permetterà di ottenere informazioni molto importanti al fine di comprendere al meglio i protagonisti e le loro vicende.
Dal punto di vista delle meccaniche di gioco abbiamo notato che i ragazzi del team francese hanno dato più o meno importanza ai vari elementi man mano che si prosegue nella storia, arrivando addirittura ad alcune sezioni stealth dove i poteri diventano un mezzo per sfuggire ai “nemici”.
È un prodotto completo oppure una bozza?
Questa è la domanda che alcuni si sono posti vedendo il comparto artistico di Life is Strange. Il titolo mostra uno stile assai particolare, non è una bozza ma lo vuole effettivamente sembrare. Gli stessi director hanno riferito che la loro intenzione era di non evidenziare troppi dettagli degli oggetti e dell’ambiente, per evitare che il giocatore si fosse distratto dal vero scopo del gioco. Può effettivamente suonare come una scusa bella e buona, ma se avete avuto già modo di terminare tutti e cinque gli episodi, allora avrete sicuramente compreso ciò che gli sviluppatori intendono dire: non vi sentirete mai storditi dalla quantità di elementi su schermo o dal quantitativo di dettagli, bensì riuscirete ad identificare con precisione ogni area e ad orientarvi senza alcun bisogno di una mappa, ma la cosa più importante è che non vi distrarrete dal proseguire il gioco. Nonostante ciò si riescono ad apprezzare a pieno i paesaggi di Arcadia Bay, il tornado e tutte le texture che sono state disegnate e colorate a mano.
Qual è la traduzione migliore, ufficiale o community?
Scusate l’abuso di domande nei titoli dei paragrafi, ma anche questa è una cosa che molti degli utenti PC si staranno chiedendo. La risposta non è esattamente immediata, in realtà dipende da cosa si sta cercando. Mi spiego, se siete in cerca di una traduzione che abbia conservato integralmente i discorsi, soprattutto di Chloe, senza modificare alcuni dei termini utilizzati nei dialoghi originali, dovrete rivolgere il vostro sguardo verso i sottotitoli realizzati da FenixTM, seppur non esenti da alcuni errori di traduzione. D’altro canto è uscita la traduzione ufficiale che, a quanto pare, prende come spunto quella realizzata da FenixTM e modificata, rimuovendo alcuni termini particolari del gioco come “idiotrigno” (traduzione letterale di step-douche) e allo stesso tempo rendendo i discorsi più chiari e grammaticalmente corretti, anche se è presente qualche erronea variazione nei tempi verbali utilizzati nel diario di Max…
In realtà non c’è una risposta precisa alla precedente domanda, la migliore si trova nel mezzo, in una fusione tra quella ufficiale e quella realizzata dalla community.
Configurazione di prova
Processore | Intel Core i7 4770 3.9Ghz |
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Scheda Video | AMD R9 380 4GB |
Memoria | 8GB DDR3 |
OS | Windows 10 64bit |
Requisiti Minimi
Processore | Dual Core 2.0Ghz o superiore |
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Scheda Video | ATI o NVidia con 512 MB RAM (non raccomandato per schede Intel HD) |
Memoria | 2 GB |
OS | Windows Vista o superiore |