Ehilà gente da favola! Come va? Avete passato dei mesi tranquilli dall’ultima volta che ci siamo salutati? Spero di sì. Io, ahimè, mi sono dovuto a dedicare a tutta una serie di altri affari che mi hanno tenuto lontano da questa rubrica, come la creazione di una nuova rubrica video per Gamesquare.it, la recensione dell’ottimo Titanfall 2 o il cercare di finire alcuni dei videogames della mia collezione…
Ciononostante sono finalmente tornato in azione (frase che dico praticamente ad ogni appuntamento prima di assentarmi per vari mesi… ndr.) e ho portato con me alcuni dei progetti indipendenti più promettenti che sono riuscito a trovare. Noterete sicuramente l’assenza di giochi come “Detective Gallo”, che ho volutamente deciso di saltare poiché il carissimo GabrielKennedy 47 gli ha dedicato un’intera anteprima (vi invito a dare un’occhiata).
Tralasciando queste (sempre più prolisse) premesse, è per me un enorme piacere potervi dare nuovamente il benvenuto ad Indiependence Day, la rubrica di Gamesquare che porta alla vostra attenzione i migliori indie in fase di sviluppo!
Non chiamatelo Dark Souls: Shattered – Tale of the Forgotten King
https://youtu.be/FEj5JfdgF8E
Diamo il via alle danze con un titolo di cui qualcuno di voi avrà sicuramente sentito parlare, ovvero Shattered – Tale of the Forgotten King.
Si tratta di un promettente action game 2D/3D con elementi platform, in cui vestirete i panni del Wanderer nel suo viaggio per scoprire cosa è successo al Re di Hypnos e cosa si cela dietro le sorti del suo mondo. Proprio la trama di Shattered è, a mio parere, uno dei punti di forza della produzione. O meglio è lo story telling ad apparire interessante ed unico. Infatti saranno varie le fonti a cui accedere per conoscere la storia, tutte diversificate e magari contrastanti, così da invogliare il giocatore a sviluppare una propria interpretazione di ciò che ha scoperto.
La struttura di Shattered appare ben diversificata ed i vari generi sembrano alternarsi con continuità, senza quindi smorzare il ritmo del gameplay. L’unica cosa che potrebbe apparire ripetitiva e che potrebbe frenare eccessivamente l’azione è la presenza dei puzzle, il cui numero sarà fisso per ogni zona che si visiterà.
Fortunatamente sia le boss fight che le meccaniche platform appaiono ben studiate, e i sistemi di crafting e crescita del personaggio non fanno altro che aumentare la voglia di provare con mano il risultato finale.
Ultimo, ma non per importanza, il comparto artistico, che riesce a trasmettere alla perfezione l’idea di un mondo morente e lacerato, dove persino i personaggi “positivi” riescono ad essere inquietanti a loro modo.
Esplosioni, salti, esplosioni, spari e… ho già detto esplosioni? Super Red-Hot Hero
Dopo aver parlato di un titolo dai tratti molto cupi e seriosi, mi sembra d’obbligo prendere fiato con un gioco che si prende decisamente meno sul serio. Il progetto in questione è Super Red-Hot Hero, un platform 2D molto colorato e vario.
In Super Red-Hot Hero vestiremo i panni della cavia di un esperimento nella sua avventura per salvare il pianeta, dopo che questi è stato invaso dall’armata di King Kazan.
Nell’avventura potremo affrontare più di trenta stage ed utilizzare molte abilità per affrontare i nemici, saltare ovunque e trovare una delle possibili vie per superare i livelli! Il vero fulcro del gioco, tuttavia, sono le esplosioni. Infatti, è possibile utilizzare i poteri del nostro caro eroe per viaggiare da un’esplosione all’altra, così da spostarci più rapidamente e superare tutte le sfide.
Super Red-Hot Hero non è certamente un titolo epico e profondo, ma nella sua semplicità riesce a catturare perfettamente lo stile dei platform, grazie anche all’ispirazione tratta da giochi come Super Mario Bros. e Megaman, aggiungendo qualche piccola novità e tanto divertimento al genere.
Ti devi spaventare! Cradle of Links VR
Ricordate quando vennero presentati i primi visori a realtà virtuale? Credo che in quel momento fummo molti ad immaginare il loro impiego in un settore specifico, e no, non sto parlando del porno… bensì dei giochi horror. Sì, è vero che Capcom si è già cimentata nell’utilizzo del PlayStation VR con Resident Evil 7, ma i risultati (almeno stando ai giudizi dei colleghi del settore) non sembrano rosei. Ebbene, in nostro aiuto è arrivato Cradle of Links VR, un’avventura dalle tinte horror sviluppata per funzionare con HTC Vive.
Cradle of Links vi porterà all’interno di una città dove un’infezione è dilagata, portando morte e silenzio tra le vie. Ora toccherà a voi aggirarvi per le strade, risolvendo puzzle e affrontando nemici orribili, oltre che ostici.
Il progetto, almeno sulla carta, è molto interessante, specialmente perché si presenta come un’esperienza completa costruita intorno alla realtà virtuale, allo scopo di introdurre il giocatore in una storia e in un’atmosfera uniche.
Gli sviluppatori sono riusciti ad ottenere l’approvazione della community su Steam Greenlight, non resta che vedere come sfrutteranno quest’ottima occasione.
E l’Italia?!
Dopo aver concluso questa (breve) rassegna sui progetti indie che ho trovato particolarmente interessanti, ho deciso di dedicare un intero paragrafo per parlare di qualche progetto italiano!
E sì cari lettori e care lettrici, oltre al già citato Detective Gallo, sulle piattaforme di crowdfounding sono apparsi molti altri progetti.
Ad esempio c’è Voodoo, un survival open world, sviluppato da Brain in the Box ed ambientato nell’Africa primitiva, dove il vostro sarà esplorare le vaste lande e affrontare i nemici per ottenere risorse.
Oppure abbiamo il caso di Division, che miscela un profondo storytelling ad una struttura di gameplay molto varia, che al suo interno comprende RPG, stealth e action. In questo entusiasmante horror con grafica a pixel (anche questa di ottima fattura) avremo l’occasione di visitare la cittadina di New Wells, dove qualcosa di orribile è accaduto…
https://youtu.be/u4Kl09lfgMM
Insomma anche il numero medio dei progetti italiani sta aumentando sempre più, segno che qualcosa si sta muovendo nel giusto senso!
Tiriamo le somme
Dicembre è riuscito a regalare non poche soddisfazioni, e devo dire che sono felice di essere tornato a scrivere questa rubrica trovando progetti così convincenti. In questa puntata abbiamo potuto incontrare una moltitudine di generi e stili artistici, ma anche l’integrazione di nuove tecnologie con progetti come Cradle of Links VR. In definitiva Babbo Natale ci ha portato un bel pacco regalo!
Io non ho altro da dire, cara gente da favola, se non che sono davvero felici di essere tornato a buttare giù qualche riga sui titoli indipendenti. Infatti, è proprio con la speranza di poter tornare al più presto a scrivere per questa rubrica che vi auguro, da parte mia e di tutta la redazione di Gamesquare.it, un felice Natale ed un epico anno nuovo, pieno di partite e videoogiochi fantastici.