In queste ore si sta consumando un’aspra polemica tra Konami e GameSpot e solo la rete potrà decretare il vincitore. Tutto è cominciato da un articolo di GameSpot scritto da Peter Brown a proposito di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, nel pezzo il giornalista diceva a proposito delle microtransazioni riguardanti la Mother Base:
L’accesso al multiplayer competitivo Forward Operating Base, sarà bloccato dietro una barriera di microtransazioni. Per poter partecipare al multiplayer online in cui i giocatori attaccano le basi altrui, devono prima utilizzare denaro reale per comprare i coin MB.
Subito, colta dall’ira, Konami ha ribattuto con piccata schiettezza alla frase di Brown:
GameSpot ha scritto un articolo, dopo la recensione, dove diceva che la modalità FOB di MGSV TPP sarebbe bloccata dalle microtransazioni, il che semplicemente non è vero. La modalità FOB sarà accessibile pienamente al lancio, e le microtransazioni fungono da acceleratore. Avremo più dettagli da pubblicare al debutto del gioco, ma fin dall’E3, quando questi rumor hanno cominciato a circolare, abbiamo cercato di fare chiarezza
A questo punto il recensore ha pubblicato un messaggio su Twitter accompagnato da una immagine, che mostra come molti dei contenuti (come comprare territori e piazzare FOB) debbano essere per forza acquistati con MB Coin. La disputa è lontana dalla conclusione, solo altre informazioni potranno aprirci gli occhi in merito alla questione.
Konami says that MGS V PVP isn’t a paid service, but this screenshot says otherwise. http://t.co/67eioTBYRg pic.twitter.com/NqjK1ACRPU
— Peter Brown (@PCBrown) 24 Agosto 2015